Torna alla ribalta la questione dei fondi della Lega: nel mirino degli inquirenti 39 bonifici sospetti.
Fondi della Lega, riflettori degli inquirenti puntati su una serie di bonifici sospetti partiti dalla Lega di Matteo Salvini e indirizzati ai commercialisti indagati al momento per una operazione immobiliare. Sulle operazioni in questione è arrivata una segnalazione dell’Unità antiriciclaggio di Bankitalia. Gli accertamenti legati alla segnalazione sono affidati agli uomini della Guardia di Finanza.
Fondi della Lega, sotto la lente di ingrandimento 39 bonifici sospetti
Stando a quanto emerso nelle ultime ore, sulle operazioni in questione sarebbero stati disposti nuovi accertamenti per fare luce sulla natura dei bonifici. Il sospetto, ed arriviamo qui alla questione ormai famosa dei fondi della Lega, è che le operazioni in questione possano essere servite per far sparire i famosi 49 milioni di fondi pubblici spariti.
I sospetti sarebbero legati al fatto che ricezione ed effettuazione di bonifici avessero come controparti soggetti appartenenti al mondo politico
Le operazioni ‘sospette’
Per provare a fare luce sulle operazioni ci affidiamo alle informazioni dell’antiriciclaggio, che segnala 14 bonifici dal valore di 316.726 euro partiti da Lega per Salvini Premier. Le operazioni in questione sono state effettuate tra il mese di giugno (2019) a quello di maggio (2020). I bonifici in questione arrivano “tramite un rapporto in essere presso Credito valtellinese, filiale Milano”
Sul deposito in questione, più o meno nello stesso periodo di tempo, arrivano altri 13 bonifici (dal valore complessivo di 123.000 euro circa) da parte di Lega Nord, questa volta con un rapporto in essere “presso Banco Bpm filiale di Bergamo“.
Sempre nel periodo di tempo in questione si registrano altri 12 bonifici stavolta da Radio Padania. Il valore complessivo si aggira intorno ai 65.000 euro. E queste sono solo alcune delle operazioni attenzionate.
